
Commento di Wolfram Mrowetz per la rubrica Money money della rivista Approvvigionare (Febbraio 2025).
Dollaro US
Il dollaro americano da fine ottobre si è rafforzato da 1,0850 a 1,0480, probabilmente a causa del successo elettorale di Trump. Aveva anche raggiunto il livello di 1,0200. Quanto succederà in U.S.A. nei prossimi mesi è difficile da prevedere visto il comportamento confuso di Trump sia sui dazi sia negli interventi di geopolitica. Certo che se l’iniziativa del presidente dovesse proseguire con la stessa aggressività e rapidità di oggi, gli effetti sui cambi, sui tassi, sull’inflazione etc. si faranno vedere. Comunque la crescita economica dovrebbe mantenersi sul 2,5 %, l’inflazione sul 3,00%, il deficit di bilancio sempre intorno all’attuale 6,00%. L’attuale deficit delle partite correnti del 4,5% potrebbe ridursi in modo significativo se le percentuali dei dazi dovessero essere fissati sugli alti livelli di cui si parla oggi. A questo punto, pur nell’incertezza totale di oggi, si può ritenere i livelli attuali del dollaro invalicabili nella direzione del rafforzamento, mentre è probabile che quanto prima inizi un percorso di indebolimento fino a 1,10 ed anche oltre per fine anno.
Franco svizzero
Il FRSV da ottobre ha oscillato da 0,93 a 0,95 ed essendo la situazione geopolitica mondiale piuttosto difficile, l’euro non riesce a migliorare rispetto al franco. La crescita economica di qui alla fine del 2026 dovrebbe essere modesta ma solida. Si parla del 1,5-1,8%. L’inflazione è prevista quasi a zero. Sempre molto alto è previsto essere il surplus delle partite correnti, ossia intorno al 8,00%. I conti pubblici dovrebbero per entrambi gli anni rimanere con surplus positivo. Di qui alla fine dell’anno è difficile ipotizzare un rafforzamento ulteriore del franco mentre è più probabile un indebolimento fino a 0,97.
Sterlina
Dai primi di ottobre la sterlina oscilla da 0,84 a 0,83 con qualche sforamento a gennaio fino 0,845 a gennaio e fino a 0,825 a dicembre. Le ultime previsioni sono per una crescita del Pil dal 1,00% al 1,5% per il 2025 e 2026. Fa fatica a rientrare l’inflazione, per quest’anno si pensa al 3,5% e per l’anno prossimo al 2,5%. Per i prossimi due anni la bilancia delle partite correnti dovrebbe rimanere negativa, seppure in miglioramento e quindi intorno a 1,2-1,3%. Il deficit di bilancio in questi due anni dovrebbe collocarsi sul - 3,5% medio. La situazione in Gran Bretagna è preoccupante, tanto che il consenso dei laburisti è crollato mentre invece è salito molto il consenso verso i due partiti sovranisti. Il primo ministro Starmer dovrà adottare misure economiche molto aggressive e politiche sociali efficaci per ribaltare la sua situazione sfavorevole di oggi. Il cambio dovrebbe mantenersi, fino alla fine dell’anno, stabile intorno al 0,85 con una oscillazione intorno al 2,00% tra il minimo ed il massimo.
Yen
Lo Yen da fine ottobre si è rafforzato da 165,50 all’attuale 156,80 . La crescita economica dovrebbe rimanere il intorno al 1,00% per il 2025 ed il 2026 mentre l’inflazione dovrebbe oscillare nei due anni intorno al 2,50 % . In aumento del 1,5 % medio il saldo positivo della partite correnti , quindi del 6.5 % del Pil. In miglioramento il dato sul deficit di bilancio , intorno al 4,00% dal precedente 6,00% . La fascia di oscillazione del cambio dovrebbe mantenersi , nei prossimi mesi , invariata tra 165 e 155 come è stato in gran parte del 2024.
Dollaro canadese
Da ottobre il dollaro canadese ha oscillato da 1.5150 a s 1,4600. Tra il minimo ed il massimo una differenza del 3,60%. L’elezione di Trump, con le sue aggressive intenzioni sui dazi, ha probabilmente causato questa eccessiva volatilità. La crescita economica dovrebbe attestarsi al 2,00% per il 2025 e al 2,5% per il 2026. L’inflazione per lo stesso periodo dovrebbe migliorare e rimanere intorno al 2,00%. In pareggio invece il saldo delle partite correnti. Il deficit di bilancio dovrebbe rimanere quasi in pareggio. Queste previsioni non tengono conto degli effetti della politica di Trump nei prossimi mesi. Potrebbero essere parecchio negativi se tutto quanto dichiara il presidente americano dovesse effettivamente concretizzarsi. Comunque il cambio con l’euro dovrebbe rimanere nella fascia da 1,51 a 1,48 per l’intero anno 2025.
Dollaro australiano
Il dollaro australiano da ottobre, a parte un momento di forza nel mese di novembre a 1,60, ha oscillato da 1,64 a 1,68. La crescita economica per il 2025 e il 2026 è prevista al 2,5% annuale e l’inflazione è prevista mediamente al 2,7%. Il saldo delle partite correnti dovrebbe rimanere in sostanziale pareggio. Il deficit di bilancio dovrebbe invece rimanere leggermente negativo al -1,5%. Il cambio del euro/dollaro australiano dovrebbe oscillare da 1,64 a 1,68. Una crescita mondiale brillante dovrebbe favorire un rafforzamento almeno fino a 1,62 se non fino a 1,60. Invece una crisi Cina/Taiwan favorirebbe un indebolimento fino 1,70 / 1,72.
Evoluzione del rapporto di cambio EUR/USD
